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la manutenzione

questa parte della descrizione illustra l'importanza delle operazioni di conservazione e dii continuo rinnovamento delle attrezzature dettagliando sia gli interventi sia la loro definizione 

1999

installato pilota automatico. Scelto il modello più potente della Autohelm per timoni a barra. Tuttavia lo sforzo degli ingranaggi è sproporzionato ed essi si logorano subito. Inoltre è rumoroso e gracida in modo fastidioso. Praticamente non è stato più usato, dimostrandosi un investimento inutile oltre che ad essere dispendioso. In effetti con la chiglia lunga e regolando al meglio le vele la barca mantiene la rotta ed il timone può essere lasciato in riposo con la barra verticale: viene praticamente trascinato nella scia della chiglia

 

1999, primavera

portata a legno l'opera viva: fasciame di mogano dell'Honduras molto ben conservato anche se qua e là macchiato. La chiodagione tra fasciame e ordinate ha fatto ruggine e non è ben salda: si aggiungono due viti di ottone per ogni tavola in diagonale rispetto ai chiodi.  Calafataggio della stessa opera viva con cordino di cotone a più riprese e stuccatura dei comenti, impregnante, primer e antivegetativa.

 

1999

aggiunte due vele per le andature traverso e lasco: il fisherman, tra l'albero di trinchetto e l'albero di maestra ed il balloom jib in alternativa al fiocco.

 

2000

sostituiti i bozzelli con quelli di legno con vernice trasparente.

 

2000, gennaio e febbraio

rifatto ex novo l'impianto elettrico

 

2000

sostituiti i due sostegni verticali a proravia del pozzetto. Il legno era pieno di formiche e fortemente ammalorato. Gli inconvenienti però non continuavano negli altri legni orizzontali con i quali era in contatto.

 

2000

sostituita la parete poppiera della tuga con tavole di mogano massello. Si è spaccata più volte lungo vena. Ogni volta si inseriscono a intarsio stecche dello stesso legno con resina epossidica e si vernicia nuovamente. Asportato laminato plastico interno e mobile pensile per stoviglie, nonchè il lavello, sostituito in acciao inox, ed il piano di supporto, rifatto in mogano verniciato. Chiusa una via d'acqua piovana che scendendo dalle viti della bussola aveva ammalorato gli strati interni del compensato marino di mogano che costituiva la sostituita parete poppiera della tuga. Piccoli danni all'intradosso della copertura della tuga sono stati riparati con inserti di legno e resina caricata con microsfere. Ripresa la vernice in decolay della tuga stessa.

 

2000, luglio

asportato il pulpito di prua in inox. Era stato molto criticato da Fulvio Serafini, in una sua pubblicazione. Lo notò subito ad Imperia al raduno di settembre.

 

2000, da settembre a dicembre

sostituzione del motore e installazione del gruppo elettrogeno. Rifatti i supporti in legno del motore, portata a legno la sentina, controllo del fasciame dall'interno, delle ordinate grosse di quercia e delle piccole flessibili di acacia: alcune sono rotte e ammalorate, sostituite o affiancate dalle nuove in lamelle di acacia con resina epossidica. Viene rifatto il ciclo di pitturazione della sentina. Varo il 12 dicembre

 

2001

carica batteria intelligente e monitoraggio stato e carica batterie

 

2001, luglio

lavori al ponte e al trincarino: tolti golfari sul ponte, tolta la battagliola e i candelieri e altri ferri all'impavesata, ripristinata l'integrità del capodibanda della stessa impavesata, sigillate con gomma le connessioni tra scalmotti e trincarino, rombotti su ammaloramenti puntuali del trincarino e riverniciatura dello stesso.

 

2002, maggio

installazione ex novo di telefono satellitare, Navtex e GPS cartografico. Sostituzione del VHF e dell'ecoscandaglio.

Ripresa la calafatura in due punti lungo il torello.

Sostituita l'elica perchè era corrosa sui bordi delle pale e poco idonea.

 

2002, settembre e mesi successivi

sostituzione del sartiame; calafataggio del ponte; nuovo alberetto sul trinchetto; tre vele nuove: l'uccellina, la controranda del trinchetto, la freccia sulla maestra.

Nuovo impianto idrico con sostituzione dei serbatoi dell'acqua e installazione dell'autoclave. Installazione del dissalatore.

Rinnovati i perni consumati della chiglia.

Sostituita ordinata di quercia sotto il serbatoio di sinistra.
Sostituito mezzo
baglio di destra a metà dinette.

Installato il cesso elettrico.

A legno la tuga e riverniciata

 

2003, settembre

durante i lavori di pulizia della carena, smontato il timone e controllato, idem asse motore. Calafataggio di due tratti dell'opera morta a fianco della ruota di poppa sotto lo slancio per eliminare infiltrazione d'acqua (dall'onda di poppa ad andature più veloci)

 

2003, novembre

installata batteria dedicata al gruppo elettrogeno

 

2004, giugno

paioli nuovi in teack massello in dinette, cabina e passaggi

 

2004, luglio

sostituito tappo dello scambiatore, ancora problemi di caldo al motore, dovuti ad un pezzettino di aletta della girante che ostruiva la valvola a doppio T della mandata d'acqua quando il flusso aumentava e poi scendeva da sola a flusso debole.

 

2005, marzo

verniciatura lati della tuga e del pozzetto, nonchè il trincarino

 

2005, agosto

sostituito il cavetto dell'invertitore rotto al Fezzano, La Spezia

 

2005, 11 agosto

grossi danni per tromba d'aria al Porto di Chiavari, al transito.

 

2005, da settembre a dicembre

riparazione dei danni della tromba d'aria di Chiavari:- giardinetto destro poppa- impavesata di destra e capodibanda in massello di teack- landa destra albero maestro- scalmotti del bordo destro- tavola di cinta del fasciame destro- bracciolo destro del vento del bompresso

Nell'occasione anticipata visita RINA e relative verifiche

Smontati gli arredi di dritta per verifica del fasciame

Modificata la linea dell'impavesata da sostituire

 

2006, maggio

riparazione del boma del trinchetto rotto all'altezza dell'attacco della scotta. Pittura decolay al top della tuga. Verciciatura tuga e pozzetto riparato con inserto legno e resina caricata sul coperchio del tambuccio di ingresso alla dinette

 

2006, ottobre

tutta l'alberatura in banchina, portata a legno e riverniciata con 12 mani canoniche

ritocchi vari e vernice sulla tuga, tientibene e trincarino

tubo di scarico del wc e rifatta la base di legno

 

2008, marzo

durante i lavori per la pulizia carena sistemata la tavola a destra del torello, rimediando a precedenti riparazioni inidonee, vericiature opera morta e fasce impavesata

 

2008, settembr

ripreso il calafataggio in parte venuto via e in parte putrefatto, eliminate le relative infiltrazioni d'acqua; due mani di rinfresco sulle vernici degli alberi; nuove aste sugli alberi per le fiamme; tirafondi del motore allentati; vernice sul bompresso e ai fregi ai lati dello stesso

 

2008, novembre

riverniciature parziali a tuga e pozzetto, idem tientibene

 

2009, giugno

verniciature su legno lamato in vari punti rovinati anche con inserti di rombetti e due mani generali su tuga e pozzetto

 

2009, settembre

lavori di carena e verniciatura al top della tuga sostituendo il tradizionale decolay con vernice bianca più duratura, due mani di vernice agli alberi, asportati chiodi rugginosi che macchiano le fiancate e riparazione conservativa dei filarotti di iroko del ponte con tasselli nei punti spaccati in alto dalla chiodagione arruginita disposta orizzontalmente a tradimento al momento della costruzione del ponte (il legno sotto al chiodo è perfettamente conservato)

 

2009, dicembre

montata la terza batteria raggiungendo così una capacità di 600 ampere per tutti gli usi di bordo, utile nelle soste in rada2010, febbraiosostituita la leva spezzata del cambio/acceleratore del motore.

 

2010, settembre

portati a legno il pozzetto, la tuga, il trincarino e rifatto il ciclo delle vernici con le classiche 12 mani

 

2011, aprile

rottura grillo della briglia sotto il bompresso; difettoso funzionamento dell'interuttore galleggiante della pompa di sentina

 

2011, maggio

rottura dell'amantiglio della passerella, sostituita anche la drizza della testa del picco della maestra

 

2011, luglio

sostituito interuttore galleggiante della pompa di sentina; ripristino termostato del boiler, recentemente installato; problemi al rocchetto di accensione del motore

 

2011, agosto

il motore non parte, avviato col cacciavite al motorino di avviamento; poi sostituito il rocchetto difettoso per ossidazioni; riprese cuciture dei ferzi della randa di maestra e della balumina della trinchettina; rinnovo matafioni; riparata rottura ralinga della controranda del trinchetto

 

2011, settembre

ripresa la gommatura del ponte avanti a sinistra della tuga; inserito rivestimento cuoio all'albero maestro all'altezza del boma

 

2012, giugno

sostituzione amantiglio del trinchetto, drizza della testa del picco del trinchetto, drizza della controranda della maestra e drizza del fiocco per vetustà

cucita pezza su strappo dell'uccellina

prova di lazy jack alla randa del trinchetto

2012, luglio

sostituzione amantiglio della maestra, amantiglio della passerella, drizza della trinchettina e del balloom jib, che fa anche da amantiglio della trinchettina; installato il lazy jack del trinchetto.

 

2012, settembre

pittura delle fiancate

 

2013, gennaio

vele nuove e relative copertine. Le vecchie vele erano ormai esauste dopo una quindicina d'anni di onorevole e intenso servizio.

 

2013, ottobre-dicembre

scorticato l'estradosso del ponte per un terzo dello spessore (12 mm circa) e sostituito con nuove doghe di teack. Eliminata la infiltrazione di acqua all'interno della barca. Riparato il telaio del tambuccio della cala vele e della parte poppiera del pozzetto. Riparazione all'albero di trinchetto sotto la testa di moro.

 

2014, gennaio febbraio

nuova organizzazione del lazy jack della vela di maestra per consentirne la rimozione in navigazione e all'ormeggio: il lazy jack viene perciò messo in esercizio solo al momento della operazione di ammaino della vela (sul relativo boma), per poter quindi mettere la copertina  di protezione della vela con più facilità e speditezza. Il velaio comanda di coprire a riposo sempre la vela ad evitare il degrado dei raggi solari sulle vele e sulle cuciture.

 

2014, agosto

realizzazione delle fasce di legatura del boma col picco e in mezzo le vele.

sacche di tela olona per i salvagenti di sicurezza regolamentari

compasso (o capra) di sostegno del boma di maestra

 

2014, settembre - novembre

riparazione e sostituzione del caricabatteria

 

2015, febbraio

avaria grave al caricabatteria nuovo. Avevamo scelto il top dei modelli Mastervolt, che se la tira come produzione di punta del mercato, con relativi prezzi.

Il caricabatteria si è ossidato ed è da buttare.

La casa non riconosce la garanzia e non sostituisce il rottame. Come abbia potuto succedere è un mistero. Era alloggiato dove per tanti anni aveva dimorato senza problemi il vecchio strumento. Il ponte era stato rifatto l'anno scorso e non trapela sul posto una goccia d'acqua. 

Non resta che fare un'azione legale e cancellare quei prodotti dai futuri acquisti.

Una spiacevole esperienza.

Un vecchio caricabatteria di riserva fa ora onorevole servizio senza creare problemi di sorta.

 

2015, febbraio - luglio

sostituita la drizza della freccia che si è spezzata per usura.

sostituito il traversino che allontana le due linee dell'amantiglio di sostegno della passerella per rendere più agevole il passaggio con ingombri in mano: il nuovo traversino è stato realizzato in casa con strati lamellari incrociati di diversi legni di recupero. Vedremo se l'esecuzione si comporterrà bene nel tempo.

Cambio olio e filtri aria e gasolio del motore: manutenzione stagionale di norma.

Ripuliti accuratamente con acido ossalico diluito il ponte, l'impavesata e il pulpito di poppa di teack. Tutto come nuovo.

Persa la lettera M della scritta AMORE MIO sulla targa posta a poppa. Trovata una uguale è da montare, ma essendoci le viti spezzate nella loro sede occorre calare tutta l'insegna alla prossima carenatura.

Infine portata la barca a far carena, nel frattempo si è chiesta la visita per la verifica della sicurezza e il rinnovo del relativo certificato con esito positivo. 

 

2015, dicembre

spezzata a metà la passerella, nei mese successivo effettuata la riparazione e rimontata la passerella rinnovata. Le foto sono sulla pagina di facebook 

 

2016, marzo - maggio

spezzata la punta di sinistra della forcella del picco che fa cerniera sull'albero di trinchetto. Ora la forcella è stata riparata con incollatura e due placchette sopra e sotto di ritenuta. Uno schizzo illustrativo dell'intervento è riportato nella pagina picco della nomenclatura

 

2016, 28 luglio

intasamento con relativa avaria della pompa dello scarico del cessetto

sostituita la base del wc con pompa e trituratore

sostituito il tubo di scarico

occorre ricordarsi di sostituirlo periodicamente per ovviare alla formazione di depositi calcarei che finiscono dopo qualche anno per otturarlo

inoltre evitare di ingoiare con la frutta grossi semi (in questo caso di prugna) che possono bloccare gli organi meccanici dello strumento

 

2016, 9 agosto

rottura e perdita del grillo che blocca la briglia al bompresso

per allungare l'arridatoio della briglia e inserire in posizione un nuovo grillo la barca è stata ormeggiata lateralmente ad una banchina bassa con prua vicina e poppa lontana in modo da poter accedere ai punti d'intervento

rimesso a suo posto il nuovo grillo e ridotta la corsa dell'arridatoio la briglia è ritornata in tensione come prima

 

2016, ottobre

lavori di manutenzione annuale, antivegetativa e vernici, poi di fatto diventati lavori di manutenzione straordinaria  per rimuovere alcuni punti di degrado (vecchi chiodi che fanno la ruggine e rovinano il legno attorno) sia sull'opera viva sia sulle fiancate
nell'occasione vengono rivernicati gli alberi, boma e picchi e riordinati amantigli e lazy jack con l'eliminazione di ferramenta metallica pericolosa per il legno e le teste dei naviganti 

come postato su facebook 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2016, dicembre

dopo un ottimo rientro a vela da Imperia a Genova alla media di oltre 6 nodi al momento di riaccendere il motore per le manovre di ormeggio in porto si è verificato un inconveniente che non è stato facile rimediare. La circolazione dell'acqua di raffredamento si è bloccata con la conseguenza di surriscaldamento anomalo del motore.

Tutto è stato fatto per individuare la causa del fenomeno, ma non se ne è venuti a capo. Dopo aver spento il motore per navigare a vela in presenza di vento forte e perciò di andatura veloce e sbandata ci si ritrova con il filtro vuoto e blocco della circolazione dell'acqua di mare per il raffredamento. La riattivazione normale del circuito si ottiene solo staccando i tubi dalla girante, fare uscire l'acqua di mare in sentina ( la girante è sotto il livello del mare ovviamente ), riallacciare i tubi alla girante e riavviare il motore che a questo punto riattiva la circolazione dell'acqua di raffredamento. Altrimenti non c'è modo di attivare il circolo dell'acqua nel circuito di raffredamento. Tutto è stato smontato, pulito, sostituito il possibile. Niente da fare.

Se la barca va a motore non si pone il problema.

Se la barca va a vela, ma non sbandata e con velocità media sotto i cinque nodi, non si pone il problema.

Mai in passato si era verificato il fenomeno. Rimase un mistero, fintantoché non si scopri dopo il 2018 che tutto dipendeva dal coperchio della girante, rovinatosi nel tempo. Entrava aria e non si adescava la pompa. Una volta sostituito perché appariva consunto tutto funzionò al meglio. E' tutta esperienza da fare!

 

2017, estate

ricondizionate le pazienze laterali alle sartie: su tali pazienze sono infilate le caviglie sulle quali sono fissate le drizze e gli amantigli. Le teste delle pazienze sono allacciate con apposite cuciture alle sartie e col tempo si deteriorano. E' stato necessario rifare le teste delle pazienze con pezzi di legno nuovo incollato con apposti intagli.

 

2017, fino a ottobre

infiltrazione di un filo d'acqua di mare tra il torello e il controtorello ( la tavola accanto ) sul lato di dritta della chiglia all'altezza della cabina verso prua dove le tavole dl fasciame confluiscono più intensamente verso prua. Tentata un sigillatura con l'apposita resina da sotto in acqua senza effetti durevoli: sottosforzo l'infiltrazione si ricreava. Il problema è stato risolto a secco in occasione della periodica pulizia della carena con una inverzatura sul controtorello e la riduzione dello spazio tra questo e il torello in modo che la normale calafatura potesse sigillare la fessura. L'intervento ha avuto successo e la sentina è tornata ad essere normalmente asciutta.

Ha smesso di funzionare il salpa ancore. Presumibilmente per vecchiaia. E' stato sostituito con un nuovo uguale apparecchio ora prodotto con maggiore potenza.

Manutenzione alle copertine di cotone chiaro a protezione delle vernici. Bisogna riconoscere che l'intervento è essenziale. Il sole distrugge le vernici. La protezione dai raggi solari invece le preserva ed evita che siano macchiate dalle polveri inquinanti che ammalorano l'aria in zona.

Anche l'acqua di mare è impregnata di inquinanti dei vicini cantieri: dopo la demolizione della Concordia sia in sentina che sottocoperta tutti gli ottoni, i bronzi e il rame sono stati anneriti come fossero stati pitturati accuratamente a spruzzo. Il nero è superficiale, sotto il materiale è intatto e quindi non si tratta di corrosione galvanica. Dicono gli ingegneri chimici che si tratta di polveri finissime che derivano dalle operazione di taglio dei metalli e dalle saldature: l'assimilazione da parte degli organismi umani di tali inquinanti si dice che sia gravissimo in quanto interferenti con i contatti bioelettrici che regolano l'attività cerebrale. Se scrivo sciocchezze sarò quindi giustificato in futuro.

 

2017, dicembre

intervento di manutenzione straordinaria sul dissalatore con la sostituzione di una delle due pompe che si era bloccata. Effettuato poi l'invernaggio ordinario, dopo aver verificato che l'impianto funziona bene nuovamente.

Problema di funzionamento dell'alternatore, che non si eccita più e non ricarica le batterie, anzi il motore in marcia assorbe ampere. Anche il regolatore di carica non funziona e pare che ci siano problemi di dispersioni da indagare all'inizio del prossimo anno dopo le feste. I fili di rame dove non sono coperti sono completamente neri e così gli attacchi agli impianti, vedremo.

 

 

2018, febbraio

verificato l'impianto elettrico da capo a fondo. I grossi cavi tra motore e batteria presentano dei problemi di resistenza che potrebbero giustificare i problemi all'alternatore e i corto alle termovalvole. Anche il riparitore di carica non funzionava più. 

Sono stati sostituiti i cavi incriminati, semplificato l'impianto, eliminato il monitor delle batterie, messi due voltometri e sostituito l'alternatore con uno di recupero ben funzionante. Sostituito anche il caricabatterie abbandonando i prodotti della ditta dimostratasi poco affidabile.

Resta irrisolto invece il problema della circolazione dell'acqua sopra descritto.

Nelle ultime due uscite abbiamo  (una volta tirate su le vele e spento il motore) chiuso la valvola di presa a mare del motore. Riaprendola al momento di riaccendere il motore si è constatato che l'impianto di circolazione dell'acqua di raffredamento del motore è regolare e l'incoveniente lamentato non si verifica. Faremo altre verifiche.

 

 

2018, marzo e aprile

poche le giornate di buon tempo asciutto. Alcuni punti delle vernici si screpolano per colpi o usura. Sono stati isolati e si provvede alla loro riverniciatura previa carteggiatura. La vernice è mono componente e richiede 24 ore per essere carteggiata e ricoperta. Ma il buon tempo non dura che uno o due giorni e poi ricomincia a sgocciolare mettendo a dura prova la mia pazienza. Quando viene il sole ricomincio, tra una uscita e l'altra.

 

2018, 21 luglio

sorpresa: ormeggiati a Chiavari un allievo STAI apre la porta del bagno e grida "acqua". C'era una bella fontanella dal fondo alta quasi un metro. Presto un tappo di legno a cono, per fortuna erano disposti in ordine, cerchiamo la misura giusta e poi giù nel buco da cui entrava l'acqua. Si era rotto il passascafo della presa a mare. Su col carro ponte e poi sostituzione del passascafo rotto e per prudenza anche di un altro che da tempo non era stato cambiato. Dall'esterno l'ottone era biondo, normale, sembrava a posto, ma l'interno era rosso corroso dalle correnti galvaniche.

2018, agosto-ottobre

riprese delle vernici, scoperta una via d'acqua sul davanti della tuga da cui pioveva in cuccetta. Asportato un tratto di legno rovinato da un sottostante  bullone corroso. Riempito il buco con resina epossidica caricata con polvere di legno

e un tassellino di legno.

Cambiato il coperchio della girante che appariva consumato e così è stato risolto il problema dell'acqua che non circolava nel circuito di raffredamento, ok!

2018, dicembre

silent block completamente deteriorati e da sostituire. La causa probabile stava nel mancione che collega l'albero del motore con quello dell'elica. La superficie di contatto appariva diversamente consumata e questo determinava rotazioni eccentriche dell'albero con vibrazioni collegate. Pertanto il mancione è stato rettificato al banco. Nell'occasione è stato smontato revisionato l'invertitore sostituendo il cono deteriorato che governa il cambio. Dopo queste operazioni di manutenzione straordinaria giustificate dopo quasi un ventennio di funzionamento il sistema motore e trasmissione sembra regolare.

2018, gennaio

sulla destra del tambuccio di ingresso alla dinette una macchia scura nel legno indicava una infiltrazione d'acqua con conseguente ammaloramento del legno. Intervento conseguente è stata l'asportazione delle parti ammalorate e sostituzione in sito con legno sano. Ora siamo in attesa dello stagionale intervento di rinnovo dell'antivegetativa della carena.

 

2018, primavera

durante la normale manutenzione è stato notato un problema alla base dell'albero di trinchetto, più o meno all'altezza della pazienza.

L'albero è vuoto, formato da quattro tavole incollate. Due tavole all'interno presentavano una alterazione del legno. E' parso opportuno asportare le parti ammalorate e sostituirle con legno nuovo incollato con resina e disposto di traverso all'albero riempiendo in corrispondenza la parte vuota interna in modo da rafforzare tutta la struttura.

Ai piedi della tuga bassa anteriore sul lato sinistro intorno alle viti di fissaggio il legno presentava una compromissione per effetto di infiltrazioni di umidità. E' stata asportata una striscia continua alta una decina di centimetri sostituendola con legno nuovo, pareggiato il tutto è stata  ripristinata la vernice di protezione e di finitura.kk

2018 autunno

In questo periodo fino alla primavera del 2023 l'aggiornamento degli interventi effettuati non è avvenuto per una serie di motivi. Vengono pertanto annotati senza una data precisa i principali interventi  che debbono essere ricordati per la loro importanza.

Apertura di una via d'acqua lungo la chiglia a partire dalla poppa: si è constatato che l'ingresso dell'acqua avveniva solo procedendo a motore allorquando l'assetto della imbarcazione scende a poppa immergendo anche una porzione di opera viva. Smontato il timone, il canotto contenente l'asse e  verificati agugliotti e femminelle. Si erano col consumo dell'uso danneggiati  quest'ultimi, il canotto in ottone massiccio era in ordine, ma le vibrazioni avevano creato con il ritto di poppa della chiglia delle soluzioni di continuità che hanno dovuto essere sistemate, una volta che l'asse, gli agugliotti e le femminelle sono stati rifatti.

Sotto il bompresso si è spaccata la mensola su cui appoggia in corrispondenza del bullone di fissaggio.

Smontato il bompresso, rifatta la mensola e  rimontato il tutto.

Avaria allo scarico dell'acqua di raffredamento del motore alla confluenza con i gas combusti del motore stesso. In pratica l'azione di coente galvanica ha corrotto l'alluminio dello scambiatore e i fumi neri di scarico del gasolio combusto entrano in dinette sporcando tutto. Smontato lo scambiatore danneggiato. Impossibilità di sostituirlo co il ricambio originale della Lamborghini perché non é disponibile prima del prossimo autunno (barca ferma nell'estate del 1920). Si ricorre aduna officina di caloriferi di  Castelleto d'Orba che riporta alluminio in sito e lo lavora rettificando il metallo in modo di  ottenere il foro originale. Rimontato lo scambiatore tutto funziona meglio di prima.

Sostituito il coperchio della pompa di sentina perché avariato dall'uso non chiudeva bene e entrando aria non adescava bene l'invio dell'acqua di mare  nello scambiatore e il motore andava in scalda.

Il generatore della corrente elettrica ha smesso di funzionare e la Mase dopo venti anni l'ha dismesso dal catalogo e non fornisce più i ricambi. E' stato necessario installare un generatore nuovo. Bruciata la scheda in garanzia solo dopo il fermo del Covid è stato possibile sostituirla per il normale funzionamento. Ora tutto ok.

Sulla tuga più alta si sono create delle crepe tra la copertura e il listello di bordura con l'entrata di acqua piovano che aveva ammalorato la copertura stessa. Asportato un tratto della stessa copertura in modo da sostituire le parti ammalorate e sostituite con una striscia di legno nuovo incollato con resina epossidica. Il tutto è stato protetto con nastro di tessuto di vetro, resinato e riverniciato con la pittura  bianca di copertura originaria.

Sul lato destro della stessa tuga alta sono state rivelate  delle infiltrazioni d'acqua piovana che hanno ammalorato la parete stessa in corrispondenza delle aperture vetrate fisse. Pertanto sono state smontate le parti vetrate coi relativi telai, asportate le parti ammalorate sostituite con legno nuovo appositamente sagomato e incollato con resina epossidica rimontando le finestrelle. 

I serbatoi del gasolio sono stati ripuliti dai depositi con trattamento di lavaggio e filtraggio.

Naturalmente nel periodo in questione sono state fate le manutenzioni ordinarie per il trattamento antivegetativo dell'opera viva e per la ripresa delle verniciature delle parti a legno a vista del pozzetto, delle tughe e dei relativi tambucci e lucernari.

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2023

Riscontrato un ammaloramento del fasciame sulla destra in corrispondenza del controfasciame per condensa creatasi per scarsa ventilazione tra le due superfici. L'accertamento ha dovuto essere compiuto con l'imbarcazione a secco ed è consistito nella apertura di un sondaggio della tavola di fasciame apparentemente in maggiore degrado. Aperto un foro con punta a tazza si è visionato il tassello e si è appurato che l'ammaloramento era solo superficiale. Lo spessore della tavola era intatto e quindi non occorreva un interventi strutturale di sostituzione, ma solo di pulitura. Invece apparivano decisamente ammalorate le ordinate minori di acacia poste a collegare le tavole di fasciame tra una ossatura di quercia  e l'altra. Le suddette ordinate minori sono state sostituite con lamelle incollate con resina epossidica e viti di fissaggio. La serretta che collega longitudinalmente le ordinate è stata in parte sostituita con legno nuovo avvitato alle ordinate.

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Si è trovato anche un perno delle lande completamente ossidato ed è stato necessario sostituirlo, nell'occasione sono stati sostituiti anche tutti gli altri perni delle lande.

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E' andata in avaria la barra del timone in legno massello di frassino, si sono aperte delle crepe tra le fibre del legno nella parte in cui passano i bulloni di fissaggio alla testa dell'asse del timone stesso. E' in corso la sostituzione con una barra nuova in mogano a lamelle incollate con resina epossidica.

Inoltre nella fase di esecuzione dei suddetti lavori è stato rottamato l'impianto di produzione dell'acqua dolce tramite la osmosi inversa dell'acqua di mare perché ormai  obsoleto dopo tanti anni di onesto lavoro. Se sarà ancora necessario per le prossime crociere occorrerà installarne uno nuovo. Gli attacchi sono predisposti. Infine é stata pulita tutta la sentina e riverniciata di grigio.

2024 marzo

La copertura della tuga presentava dei problemi con infiltrazioni d'acqua causa di degrado e per crepe intervenute nella pittura bianca di finitura. Il tutto si è risolto asportando la vecchia pittura e sistemando la struttura delle parti degradate. Previa la posizione di un nastro vetrato sui bordi e sulle intersezioni dei piani è stata creata una nuova finitura riverniciando di bianco la copertura della tuga stessa. 

2024 aprile

Sono state riprese le vernici degradate e ripristinate le pazienze alle sartie e all'albero di trinchetto. In questo ultimo caso è stata ripristinata la pazienza stessa il cui legno presentava dei punti di degrado e anche l'incollatura in alcuni tratti dell'albero di trinchetto delle tavole che lo costituiscono.

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