descrizione le tavole del progetto | la barca | la manutenzione | cronologia degli interventi | nomenclatura
Riferimento cronologia:
il ponte è in filarotti di iroko calafatti
i filarotti vanno da poppa a prua in un pezzo unico senza soluzione di continuità
sono stati fissati con chiodi a tradimento in acciao galvanizzato che nel tempo sono stati aggrediti dalla ruggine
probabilmente i colpi di martello hanno danneggiato in molti di essi il rivestimento galvanico permettendo l'aggressione dell'umidità al ferro
la ruggine ha gonfiato il chiodo che in alto spacca il legno e accelera l'accesso dell'acqua e della corrosione
nel legno del filarotto le fibre rotte si imbevono d'acqua piovana o di condensa che aggredisce e ammalora il legno stesso secondo le fibre, non in superficie ma alla profondità del chiodo
in tal modo quando il danno si appalesa è abbastanza avanzato
per fortuna sotto il livello del chiodo (dato alla traditora e quindi orizzontale) le fibre sono rimaste integre e non sono danneggiate
quindi basta asportare un tratto a trapezio sopra il chiodo e sostituirlo con un rombetto sempre di iroko incollato con resina epossidica che garantisca la continuità materiale e strutturale dell'originaria struttura
i filarotti sono calafati come il fasciame con cotonina e il comento è coperto da gomma elastica incollata ai bordi del legno per mantenere l'integrità della protezione dall'acqua piovana
il ponte è raccordato con una sagoma alla tuga e tramite il trincarino alle fiancate dell'opera morta.
gli ultimi anni hanno modificato la situazione sopra descritta, dal momento che il degrado per l'ossidazione dei chiodi si è talmente generalizzata da richiedere un intervento radicale
le alternative considerate andavano dalla sostituzione dell'intero ponte e sua ricostruzione con compenato marino rivestito di nuove doghe di iroko o di teack, ovvero con nuovi filarotti in massello; quest'ultima soluzione non era praticabile per la sua onerosità; la precedente non pareva accettabile sotto il profilo della manutenzione conservativa; si è deciso di mantenere fin dove è possibile la struttura esistente non ammalorata e di scorticare quindi la parte danneggiata pari al terzo superiore dello spessore, cioè al di sopra del livello dei chiodi trasversali arruginiti in tutto o in parte
l'operazione è avvenuta con tagli trasversali col flessibile a spessore costante e asportazione dei tasselli risultanti con colpi di scalpello nel senso delle fibre: il piano è stato pulito e levigato pronto a ricevere le nuove doghe di circa 12 millimetri
la scelta è caduta sul teack perchè più prestazionale dell'iroko e conforme alla impavesata e al pulpito che sono della stessa essenza
sul piano scorticato e levigato è stata disposta la gomma e posate le nuove doghe
l'unione delle doghe è stata coperta con un comento di gomma
le immagini che seguono illustrano meglio delle parole l'operazione (la barca è stata coperta con una struttura in tubi di gomma e plastica per consentire di lavorare al riparo dalle intemperie)
anche il pozzetto e il sopralzo tra pozzetto e tuga sono stati rinnovati
si è riscontrato un grave danneggiamento per infiltrazioni di acqua nel telaio del tambuccio della cala vele e quindi è stato sostituito il telaio stesso come da immagini riportate
anche nel tratto a poppa dietro al timone è stata ripristinata la struttura di supporto al ponte essendo degradata probbilmente per difetti delle precedenti ristrutturazioni
![]() | ![]() DSC01979.JPG | ![]() la copertura in plastica |
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![]() chiodi diversamente ossidati | ![]() chiodi e tasselli asportati | ![]() telaio ammalorato della cala vele |
![]() tasselli asportati | ![]() nuovo telaio della cala vele | ![]() le nuove doghe in avanti |
![]() levigare il ponte | ![]() a poppa del pozzetto le nuove doghe | ![]() le nuove doghe in sito |