top of page

conduzione

le operazioni che normalmente si svolgono per lasciare l'ormeggio in rada e in porto con alcune esemplificazioni illustrative

 

Di norma si parte da un pontile o da una banchina, manovrando a motore per portarsi fuori da un porticciolo e quindi in acque libere alzare le vele per prendere il vento

Nel caso che il pontile affacci in mare aperto si può partire direttamente a vela : se il vento è portante si alzano le vele di prua; se è al traverso si alza anche una randa eventualmente terzarolata; se il vento è di prua occorre prima di lasciare le cime che ci legano al pontile portarsi il più fuori possibile sulla cima di ormeggio a prua o sull'ancora, lasciando le vele filanti a bandiera nel vento, per poi rapidamente bordarle per prendere il vento e avanzare. Non è questa una manovra facile se non si molla subito la cima a prua o si speda l'ancora velocemente si rischia di finire sulle barche vicine invece di sfilare davanti a loro. Nel caso ci sia poco spazio di manovra ci si può aiutare con una operazione di tonneggio * (vedi nota) tramite una cima che si porta dapprima a doppino su un punto sopravvento.

 

 

 

Se si lascia l'ormeggio da un gavitello in una rada è facile oltre che allontanarsi a motore decidere di partire a vela.

 

 

 

 Naturalmente bisognerà fare poggiare la barca verso il lato più libero mettendo brevemente il fiocco a collo e poi bordare le vele sottovento per prendere la via. Questa è la manovra che da maggiore soddisfazione, ma occorre essere molto precisi perchè in caso di qualche intoppo si rischia una pessima figura se non peggio. Nell'ormeggio in rada alla ruota sull'ancora le operazioni debbono comprendere anche quella di salpare l'ancora. Prima con le vele a riva filanti a bandiera nel vento ci si porta con la catena dell'ancora quasi verticale e poi bordando le vele si fa avanzare la barca dando un ultimo strattone all'ancora che si speda e permette il suo recupero mentre la barca avanza nel vento verso fondali più profondi. Fare bene questa manovra è di massima soddisfazione e dispone l'umore al meglio per la veleggiata che ci aspetta.

 

Riferimento bibliografico:L’argomento è ampiamente trattato in Eric Tabarly, Guida pratica di manovra, 1981 Mursia Editore. Titolo originale dell’opera in francese: Guide pratique de manoeuvre, 1978 Editions du Pen Duick

 

nota *

nel blog del 26 maggio 2015 c'è inserito un video nel quale all'inizio è stata ripresa l'operazione descritta.

Il vìdeo è visibile anche da qui

 

bottom of page