descrizione le tavole del progetto | la barca | la manutenzione | cronologia degli interventi | nomenclatura
Riferimento cronologia:
punto delicato del funzionamento del motore è il raffredamento con acqua di mare del liquido di raffredamento del motore stesso
il liquido di raffredamento è acqua desalinizzata con additivo antigelo e anticorrosione ed il circuito è ovviamente isolato: un piccolo serbatoio consente di individuire il consumo del liquido e rabboccarlo ogni tanto
il raffredamento del liquido è ottenuto con acqua di mare che entra da una apposita valvola, passa nel filtro e tramite la pompa girante viene inviata nello scambiatore e poi fuoriesce dalla marmitta e dallo scarico con i fumi della combustione
periodicamente occorre pulire i tubi in cui passa l'acqua di mare perchè lascia depositi salini che finiscono per ostruirli
all'avvio del motore ed ogni tanto nei lunghi percorsi è sempre opportuno dare un'occhiata allo scarico e osservare che fuoriesca il solito bel getto
un caso unico si verificò al TAN di Livorno: per le abbondanti piogge lo specchio d'acqua portuale divenne torbido quasi lattiginoso per il limo che il dilavamento del suolo aveva trasportato a mare e che nelle acque portuali rimase qualche tempo in sospensione
dopo il rientro a Genova la barca restò ferma alcuni giorni ed il limo finissimo disciolto nell'acqua di mare divenne solido come cemento: lo scambiatore tornò pulito dopo due giorni di immersione nell'acido, ma il filtro non potè essere svitato e dovette essere distrutto e sostituito con uno nuovo perchè era un unico blocco di calcare
un altro punto problematico è costituito dal tubo che fuoriesce dallo scambiatore ed in quel punto riceve gli scarichi del motore: il combinato disposto di temperature e salinità fa criccare l'acciaio inox del tubo
una volta dalla piccola fessura uscivano vapori salini che evaporando avevano avvolto la zona con depositi cristallini di sale fino a bloccare il filtro dell'aria del motore, con rischio di penetrare anche nei cilindri con conseguenze di corrosione nefaste
una seconda volta la cricca del tubo fu totale e l'acqua calda salina venne aspirata attraverso il filtro dell'aria, con immediato arresto del motore
una provvidenziale fasciatura di emergenza (stracci, scothc telato, fil di ferro e stagnola, amalgamati a più strati) consentì il rientro nonostante l'intervenuta bonaccia, oltretutto molto fastidiosa col mare rimasto mosso
meglio controllare periodicamente, anche se non è facile prevedere e prevenire tutto