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golfo di genova e liguria

 

 

sono le navigazioni più frequentate essendo la barca di stanza a Genova. La gamma delle uscite diurne e delle crocierine di pochi giorni è vasta e attraente

Sono le navigazioni più frequenti essendo la barca di stanza nel Porto di Genova presso lo YCI.

 

Le uscite giornaliere in base alle stagioni e alle condizioni meteomarine hanno diverse caratteristiche:

  • d'inverno con vento da terra di tramontana, maestrale o grecale [guarda video 1] [video 2] il mare sottocosta appare stirato e  in genere si effettuano bordi non troppo al largo sia al traverso lungo la costa sia di bolina per rientrare se ci si è spinti fuori puggiando sui traversi per provare dei laschi veloci

  • sempre di inverno con venti da sud est (scirocco) si va dii bolina verso levante cavalcando le onde più o meno grandi sollevate da questo tipo di vento e si ritorna in porto con dei grandi laschi veloci

  • d'inverno è più difficle uscire con il vento da sud ovest (libeccio) perchè questo tipo di vento solleva un mare molto mosso con frequenti mareggiate; solo con libeccio debole e quindi poca onda si fanno bei bordi al traverso verso il largo con rientro sempre al traverso ma sono casi rari

  • d'estate con bonaccia si va a fare il bagno o verso Punta Chiappa ormeggiandosi alla ruota tranne che nei giorni festivi troppo frequentati oppure al largo alla cappa a secco di vele (filando cavi galleggianti per prudenza)

  • d'estate con vento abbiamo solitamente brezze costiere più o meno fresche e si va di bolina larga con bordi lungo costa a levante o al largo (in due ore si va oltre sei miglia in un ambiente marino molto attraente: i fondali liguri sono molto profondi, la costa da lontano non mostra i danni del cemento e i motoscafi fracassoni stanno solo sottocosta).

 

Con più giorni a disposizione ci si muove dal Golfo di Genova lungo le riviere di levante o di ponente.

Ai due lati le mete estreme sono lo spezzino o l'imperiese mentre diverse sono le alternative intermedie:

  • nel Golfo della Spezia l'ormeggio preferito è la rada delle Grazie. Ci si ormeggia alla ruota su fondali da sei a dodici metri in acque protette da ogni tipo di vento (a meno che soffi un violentogrecale, ma è raro in buona stagione). Altrimenti sono disponibili le banchine dei porti turistici tipo quella della Assonautica alla Spezia città (al mattino visita al mercato per pesci e ortaggi di prima scelta, alla sera ristorantini e enoteche), del Fezzano, di Lerici o di Portovenere bello,ma costoso e sempre pieno)

  • nell'imperiese purtroppo abbiamo perso l'approdo di Porto Maurizio dove hanno fatto un grande porto per maxi yacht, non finito per i noti guai legali,poco adatto per le piccole barche naviganti. Resta piacevole l'approdo a Bordighera anche se poco capiente. Portosole a Sanremo e Marina degli Aregai sono ambienti poco marinari

  • classica meta intermedia a levante è il Golfo del Tigullio. Si sta bene alla ruota davanti alla rada di Paraggi oppure a Sestri Levante (scappando a metà mattina quando arrivano le masse motorizzate). A Rapallo nella bella stagione sono disponibili quattro boe per barche in transito entrando in rada sulla destra. I porti di Santa Margherita, di Chiavari e di Lavagna costituiscono una alternativa  più o meno praticabile in caso di mare mosso

  • sempre a levante tra Sestri Levante e Portovenere c'è la possibilità con buon tempo di stare in rada. Ormeggi molto comodi alla ruota con fondali medi di buona tenuta sono davanti a Riva Trigoso nell'angolo ovest verso Punta Manara, davanti a Moneglia sempre verso ovest, davantia Monterosso sempre ad ovest verso Punta Mesco. Anche nella rada di Bonassola al centro o di Levanto sul lato di levante se c'è un pò di scirocchetto. Suggestiva è l'insenatura di Valle Grande tra Riva Trigoso e Moneglia, ma gli spazi sono ridotti. Molto attraente è l'angolo tra Framura e Bonassola sotto una costa ripida di rocce scure e la sede ferroviaria dismessa, ora trasformata in pista ciclabile. Davanti a Monterosso e a Vernazza ci sono le boe del Parco marino delle Cinqueterre. Sono tutti ormeggi aperti al mare che quasi sempre anche se calmo regala una fastidiosa risacca. Eccezionali sono le serate di tempo buono con mare fermo e brezze notturne che dispongono la poppa al mare per contemplare la luna e le stelle: quando capita è indimenticabile. Verso Portovenere a ridosso dello Scoglio Ferale in un ambiente selvaggio e isolato sotto la falesia con mare calmo si può sostare per un bel bagno in acque trasparenti, anche se a volte correnti con schiumette rovinano l'incanto.

 

Sulla riviera di ponente a parte il Marina di Varazze è simpatica la sosta nella Vecchia Darsena di Savona ai pontili della Assonautica. La vita serale nei numerosi bar e ristorantini in calata è vivace e una scappata in Via di Porta Pia nel centro storico ci porta ad un assaggio imperdibile di farinata bianca o rossa. Più giù il Porticcioloo di Finale Ligure, quello nuovo di Loano o quello di Alassio sono valide alternative.

Prima di Capo Noli si può stare alla ruota davanti all'abitato di Noli in una rada ampia e profonda fino quasi a riva: Nelson nei suoi diari racconta di essersi rifugiato durante una burrasca nel Porto di Noli. Per le piccole barche la sosta in rada è un pò tormentata dalla risacca, così come più avanti tra Capo Noli e Punta Arena davanti ad una bella spiaggia: sono ormeggi buoni per un bagno con mare calmo.

Oltre Imperia tralasciando Marina degli Aregai e  Sanremo Porto Sole più adatti per yacht a motore è attraente il Porticciolo di Bordighera dove trovando un buco si può passare una notte in un ambiente ospitale.

rientro a Genova sotto un incipiente temporale

a levante di Genova con brezza di mare leggera

alfa mike nel poster del museo navale di Imperia (in allestimento)

la costa ligure di levante da Portovenere a Punta Mesco con leggera brezza di mare

tramonto a Sestri levante in rada alla ruota

controluce di capodanno con tramontana dal monumento dei Mille a Quarto Genova

 

 

 

foto di Fabrizio Manca

 

partecipazione alle vele d'epoca di Imperia

a sinistra vitalità della banchina

a destra in regata in una bella foto di Adolfo Ranise g.c.

 

 

 

 

 

foto di Adolfo Ranise

 

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