navigazioni con altre barche
tari due
da Ushaia a Capo Horn e ai ghiacciai di Darwin. Skipper Antonio Guglielmo
Capo Horn e i ghiacciai di Darwin Capo Horn è un mito per i naviganti. Un misto di paura e di speranza nei secoli della navigazione velica ha creato intorno a Capo Horn una leggenda che si tramuta in una attrazione fatale.
Non potevo resistere ed appena ho trovato un programma di navigazione a vela mi son buttato.
Il periodo favorevole è l'estate australe che per le nostre latitudini coincide con l'inverno: il clima è molto variabile, a volte c'è un caldo sole, ma un attimo dopo può nevicare e tirare una gelida brezza. Ho trovato condizioni simili ai nostri inverni a Genova quando usciamo in mare tra dicembre e febbraio.
La barca era un Impala 38, una imbarcazione di alluminio di serie progettata da Petterson, condotta da Antonio Guglielmo.
La barca era imbottita di isolanti termici e ben attrezzata per quei siti inospitali. Ha retto bene nelle condizioni estreme che abbiamo trovato e sufficientemente confortevole per il giro nelle acque australi dei ghiacciai patagoni.
La navigazione effettuata è visibile nella cartina riprodotta qui sotto

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